Associazione Sportiva Ambrosiana 1929-1930
Storia
L’*Ambrosiana 1929*, ufficialmente nota come *Associazione Sportiva Ambrosiana*, è stata una squadra di calcio italiana con sede a Milano. Questo nome fu adottato dall’*Internazionale Milano*, uno dei club calcistici più famosi d’Italia, per un breve periodo a partire dal 1928, a causa delle pressioni del regime fascista dell’epoca. L’obbiettivo era eliminare le influenze straniere, così fu imposto all’Internazionale di cambiare il proprio nome in Ambrosiana, in riferimento a Sant’Ambrogio, il santo patrono di Milano.
Sotto il nome di Ambrosiana, la squadra ottenne il suo terzo **scudetto** nel 1930. Questo titolo rappresenta uno dei trofei storici per il club, che mantenne comunque una forte identità e tradizione legate al nome Internazionale.
Stagione
In vista del primo campionato a girone unico[2], la società milanese richiamò il magiaro Árpád Weisz in panchina.[3] Punto di riferimento in campo era invece Giuseppe Meazza[4], abile a destreggiarsi sia come interno che centravanti e forte di una vena realizzativa che gli fruttò — con 31 reti in 33 gare — il titolo di capocannoniere del torneo.[5]
Nel girone d’andata i nerazzurri contesero il vertice della classifica a Juventus e Genoa[6][7][8], con le sorti parse favorevoli ai meneghini stante la vittoria del titolo d’inverno.[9][10][11] Pur a fronte del temporaneo sorpasso compiuto dai torinesi[12], l’undici di Weisz riguadagnò il comando grazie anche all’affermazione nello scontro diretto.[13][14] Amministrato il vantaggio sulle insegutrici[15][16][17][18][19][20], l’Ambrosiana piazzò lo scatto decisivo nelle giornate finali[21]: alla terzultima domenica i lombardi colsero un rocambolesco pareggio con il Genoa[5], in una sfida ricordata anche per il crollo di una tribuna dello stadio che provocò un centinaio di feriti.[22]
L’aritmetica certezza del titolo giunse nel turno seguente, quando la vittoria per 2-0 contro la Juventus precluse ai bianconeri il possibile aggancio.[23] La compagine milanese terminò il torneo con 50 punti, precedendo di 2 lunghezze i liguri e di 5 i sabaudi.[1][5] (Fonte Wikipedia)